Workshop: Architettura partecipativa

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Si propone un programma didattico per introdurre i partecipanti ad un diverso modo di affrontare i progetti architettonici ed avvicinarsi agli ambienti socio-culturali in cui possono essere sviluppati.

Programma ed obiettivi

Lo schema di lavoro più diffuso al momento, i concorsi, invita a sviluppare un programma architettonico a partire da un bando chiuso di cui non si conosce gli autori e l’approccio. In molte occasioni, le comunità che riceveranno questi progetti non hanno partecipato attivamente alla sua scrittura.

In questo modo, il lavoro degli architetti si limita allo sviluppo di un programma, alla progettazione di una soluzione esteticamente attraente, in ambienti lontani e sconosciuti e senza l’analisi critica degli scenari urbani e socio-culturali che hanno portato a strutturare il bando stesso. Nel frattempo, il ruolo delle comunità si riduce a quello di meri spettatori del dispiegamento di uno spettacolo urbano, in cui non sono invitate a intervenire.

Senza dubbio è importante che gli studenti familiarizzino con questo tipo di schema, ma è anche interessante introdurre i giovani professionisti, che presto entreranno nel mondo professionale, ad un altro tipo di approccio all’architettura, su cui costruire una traiettoria di lavoro propria e personale.

Il laboratorio di architettura partecipativa di Ctrl+Z propone di individuare, includere e utilizzare le energie già presenti e operative su un territorio, di dialogare con esse e di valorizzarle per la generazione da parte di ciascun partecipante di una proposta architettonica propria e personale, che definirà durante il processo i valori guida, il luogo e gli agenti coinvolti nel suo approccio.

L’obiettivo è stimolare la curiosità degli studenti e invitarli a riflettere e analizzare come progettisti l’ambiente circostante e la possibilità di proporre interventi urbani negli spazi che li circondano. Si offre loro l’opportunità di lavorare su enclavi che hanno sempre attirato la loro attenzione, stabilendo loro stessi, a partire dalla loro analisi critica e visione personale della città, i bisogni e i limiti della loro proposta tenendo conto delle dinamiche presenti o che potrebbero essere attivate su un dato territorio.

Ogni proposta è accompagnata da una ricerca, insinuata o immaginata, dei materiali che potrebbero essere utilizzati, degli agenti e delle forze sociali da coinvolgere, nonché dei possibili sistemi di finanziamento e di gestione.

L’obiettivo è stimolare la curiosità degli studenti e invitarli a riflettere e analizzare come progettisti l’ambiente circostante e la possibilità di proporre interventi urbani negli spazi che li circondano. Si offre loro l’opportunità di lavorare su enclavi che hanno sempre attirato la loro attenzione, stabilendo loro stessi, a partire dalla loro analisi critica e visione personale della città, i bisogni e i limiti della loro proposta tenendo conto delle dinamiche presenti o che potrebbero essere attivate su un dato territorio.

Ogni proposta è accompagnata da una ricerca, insinuata o immaginata, dei materiali che potrebbero essere utilizzati, degli agenti e delle forze sociali da coinvolgere, nonché dei possibili sistemi di finanziamento e di gestione.

Ambiti di intervento

Il quadro di intervento si adatta alle specificità di ogni situazione, può concentrarsi su zone specifiche della città o lasciare totale libertà di lavorare su di essa.

I precedenti workshop hanno affrontato argomenti come:

  • Riconversione di spazi residuali o dismessi
  • Interventi permanenti o temporanei in spazi pubblici
  • Architetture effimere
  • Spazi e strutture comunitarie

ed in generale l’architettura partecipativa ed i processi architettonici bottom-up legati a processi sociali.

Durante il corso ogni studente lavora riducendo progressivamente la scala, partendo da una visione urbana fino ad arrivare alla definizione di un programma funzionale concreto e al progetto delle strutture o delle azioni minime per la sua attivazione.

Questi progetti sono inquadrati in un ambiente urbano in cui si muovono ed agiscono agenti diversi e diversi livelli e si sovrappongono distinti scenari socio-culturali che danno senso a ciascuna delle proposte. In breve, il programma didattico mira a fornire agli studenti gli strumenti necessari e ad incoraggiarli a pensare alla città senza un programma architettonico prestabilito, a guardare ai dintorni più immediati, di cui hanno una conoscenza diretta, e a considerare, in quanto giovani professionisti, la propria visione della città e di come possono intervenire e contribuire attivamente ai discorsi urbani che si svolgono in essa.

Questi progetti sono inquadrati in un ambiente urbano in cui si muovono ed agiscono agenti diversi e diversi livelli e si sovrappongono distinti scenari socio-culturali che danno senso a ciascuna delle proposte. In breve, il programma didattico mira a fornire agli studenti gli strumenti necessari e ad incoraggiarli a pensare alla città senza un programma architettonico prestabilito, a guardare ai dintorni più immediati, di cui hanno una conoscenza diretta, e a considerare, in quanto giovani professionisti, la propria visione della città e di come possono intervenire e contribuire attivamente ai discorsi urbani che si svolgono in essa.

Questo modo di guardare alla città e di lavorarci sopra, è lo stesso che viene applicato quotidianamente per lo sviluppo delle proposte professionali di Ctrl+Z, che permette di presentare agli studenti strumenti progettuali reali, attuali, comprovati e direttamente applicabili alla pratica professionale. In questi schemi di lavoro, talvolta sono stati inseriti laboratori per lo sviluppo di progetti complessi: ad esempio, nel caso di laTren / elNodo si può evidenziare il workshop “Ciudad X” in cui sono stati sognati e si è riflettuto sui presupposti iniziali dello stesso, in modo che i laboratori stessi possono essere concepiti come parte di veri e propri processi architettonici.

Logistica

Il programma si sviluppa idealmente in 5+5 giorni di workshop intensivo, anche se in più di un’occasione il programma è stato sviluppato in 5 giorni o esteso a 15 giorni in modo naturale. Ogni workshop è strutturato in base alle esigenze dei programmi accademici delle istituzioni ospitanti e altri schemi possono essere contemplati e concordati con esse.

Sono stati organizzati workshop in Sud America, America Centrale e in diverse località europee.

Tutti i corsi Ctrl+Z possono essere impartiti indifferentemente in Spagnolo, Inglese o Italiano.

Maggiori informazioni su Ctrl+Z si possono trovare nel seguente link: About
Per ulteriori informazioni sui workshop, si prega di scriverci a: Contatto
Le iniziative e il loro calendario saranno resi noti su: Facebook

* Elaborati di David Maldonado e Roberto Garza realizzati durante il workshop tenuto presso l’”Isthmus Norte”, Chihuahuahua, Messico.

** Visita alle localizzazioni e presentazione dei risultati ai vicini durante il workshop tenuto presso il “CEDIM”, Monterrey, Messico.

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Architettura punk e progetti sociali